Anime e luoghi che furono e che sono.
18 reportage narrativi, 1 reportage fotografico, 1 lettera dal XXIII secolo
I dimezzati
All’interno:
– 13 reportage narrativi, a cura di: Giulia Callino, Lorenza Ghinelli, Davide Gritti, Ndack Mbaye, Valerio Millefoglie, Alessandro Monaci, Gaetano Moraca, Angelo Mozzillo, Donato Novellini, Martino Pinna, Nicolò Tabarelli, Zeno Toppan, Salvatore Toscano, Michele Vaccari
– 40 fotografie da un archivio quasi perduto
– 1 resoconto di un incontro semi-divino di Stefano Sgambati
I dimezzati sono uomini e donne a metà.
Ci sono gli ultimi umani aggrappati alle pendici dell’Adamello, a difendere gli alberi che c’erano prima. C’è Eleonora che ha cercato la madre per 35 anni. Ed Elisa, nata udente da genitori sordi. Ci sono gli appellanti, a cui è rimasta solo la voce e un numero di telefono. C’è la storia di un dimidiato, alla ricerca di suoi simili e di una cura per sé. C’è la Nana Bianca, che è alta poco meno di un metro.
I dimezzati sono uomini e donne dalla doppia vita.
Come Lena, che lavora nell’editoria per bambini e nella produzione di film porno. Come Luca, che oggi organizza team building aziendali nei boschi, e ieri s’era arruolato nella Legione Straniera. Come Irina che fa la badante in Italia, per costruirsi una casa in Ucraina, domani.
Dimezzati sono anche i luoghi: una lavanderia nella periferia di Milano che contiene due mondi divisi da una tenda, un paese in Liguria percorso da un muro che non esiste.
I dimezzati raccontano storie dell’altra metà della vita, come quelle dei pazienti della Clinica del Sonno di Pisa: abbiamo mandato uno scrittore a raccoglierle, e a dormire con loro.
I dimezzati sono incompleti, spaccati, mancanti, divelti e inesplorati: come noi. E Tom Cruise.
L’intero volume è percorso dalle fotografie tratte dall’archivio dell’ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò di Siena, ora di proprietà dell’Azienda USL Toscana Sud Est.
In esso, raccolte in più di 150 anni, sono conservate 50 mila cartelle cliniche e più di 20 mila fotografie. Immagini di servizio per il riconoscimento dei pazienti, a solo uso interno da parte del personale.
Ne abbiamo selezionate 40, per raccontare il confine tra dentro e fuori, tra “sanità” e “malattia”, tra mente e corpo.
Questo libro-reportage, è il secondo volume della nostra “Trilogia normalissima”, che si è aperta con “Gli ultrauomini“.
Direzione editoriale: Nicola Feninno
Photoediting: Michele Perletti, Chiara Generali
Direzione artistica: Studio Temp
Grafica: Giovanni Cavalleri
336 pagine, copertina rigida, 17×12,5cm.