1947. Cinquemila ebrei attraversano il Passo dei Tauri, in Alto Adige, diretti verso la Terra Promessa, in Palestina. Eppure, nessuno degli abitanti dei dintorni pare ricordarsene.
1947. Cinquemila ebrei attraversano il Passo dei Tauri, in Alto Adige, diretti verso la Terra Promessa, in Palestina. Eppure, nessuno degli abitanti dei dintorni pare ricordarsene.
Su una curva che porta a Miragolo, in Val Brembana, c’è l’Hotel Mauro. C’era anche una discoteca nei sotterranei. Oggi è tutto abbandonato. Ci siamo introdotti nella struttura e siamo finiti in una danza di ricordi che ha spazzato via, per una mezz’oretta, la polvere.
Dario Meneghetti è un poeta e scrittore veneziano. Ha scritto con le mani, con il naso e con gli occhi. Nei suoi testi parla spesso di morte, ma mai di morire. Abbiamo chattato con lui per mesi, finché un giorno è scomparso.
L’Occitania non è mai esistita sulle mappe geografiche. Ma per alcune persone, dagli anni ’60, è la patria per cui lottare. Siamo stati nelle valli piemontesi per incontrarle.
Miriam Camerini è la prima donna in Italia a intraprendere il percorso del rabbinato.
Abbiamo iniziato con lei un dialogo, da lontano e da vicino, durato un anno. Ci ha raccontato la sua storia, oltre le etichette giornalistiche, in cui non si ritrova.
Gli orsi bruni, in Trentino, erano estinti. Nel 1999 è arrivato Masùn dalla Slovenia, a bordo di un Iveco Daily. Lo hanno seguito nove fratelli e sorelle. Si sono moltiplicati. Oggi polarizzano la società locale: c’è chi li vuole grigliare, chi ci vede agenti della rivoluzione mondiale, chi ladri, chi assassini, chi oggetto di seri studi scientifici. Questa è una narrazione socio-etologica su come gli orsi sono tornati e, per ora, sono rimasti.
Luigi Orabona ha scritto per sessant’anni “L’Iveonte”, romanzo di 14 milioni e 276mila caratteri. Probabilmente il più lungo del mondo. Poi si è inventato Le Raubser, una nuova lingua universale. Siamo andati a trovarlo a casa sua, vicino al mare.
Esistono delle persone a cui un forno acceso, l’antenna che sono venuti a montare ieri o un cellulare che vibra nuocciono al benessere fisico. Si definiscono “elettrosensibili”. E siamo andati a incontrarli.
A Palermo vive la più grande comunità Tamil in Italia. Questo è un viaggio al suo interno: passa da una chiesa, da un tempio induista, da un ex guerrigliero che oggi fa il domestico, dalle “seconde generazioni”. E da Santa Rosalia.
Scheletri di edifici cadenti nella campagna della Bassa Friulana. Sono i casali che hanno ospitato, fino agli anni Sessanta, i mezzadri. Come Elide, l’indomita, Antonietta, Enea, Carmelo venuto dal Piave con l’anguria sulla testa. Li abbiamo incontrati.